Cosa sono le Lorighittas?
Inizialmente chiamate "maccarrois fibaus" ossia maccheroni filati, solo in seguito furono rinominate "Lorighittas", pare per la loro forma che ricorda le caratteristiche escrescenze del collo delle caprette e dei maiali, in dialetto “lorigas”. Secondo altri il nome deriva dalla loro somiglianza a preziosi orecchini.
La semola era quella dei campi sulle colline dell’Alta Marmilla, dove molte delle famiglie di Morgongiori coltivavano grano e altri cereali. L'acqua, limpida e cristallina, proveniva dalle sorgenti del Monte Arci, sulle cui pendici vulcaniche si adagia il centro abitato. Sono solo questi gli ingredienti che ancora oggi caratterizzano e rendono uniche le Lorighittas di Morgongiori, vero e proprio tesoro dell’intera comunità, prodotto identitario. La peculiarità delle Lorighittas è la particolarissima lavorazione che richiede un’alta abilità manuale per ricavare, da un impasto liscio e consistente, un sottile spaghetto, che viene avvolto con due giri intorno a due dita, quindi attorcigliato su se stesso e fermato comprimendo e tagliando i due estremi tra l'indice e il pollice.
Da questi sapienti movimenti delle mani, che le operatrici compiono con velocità sorprendente, nasce un anello intrecciato e allungato che ricorda appunto un orecchino.
Tuttora, nei moderni laboratori per la produzione delle Lorighittas, la lavorazione manuale rimane invariata e ciò comporta, nonostante l’abilità indiscussa delle artigiane, lunghi tempi di preparazione.
La fama delle Lorighittas, inizialmente preparate esclusivamente per la festa di Ognissanti, si è ormai diffusa anche oltre mare e, per poter soddisfare la crescente domanda, sono nati i moderni laboratorio di produzione artigianale, dove la manualità è conservata e tramandata alle nuove generazioni.